domenica 15 novembre 2015

Immigrazione, Razzismo, e....

Ho deciso di scrivere questo post dopo tanto tempo perché nell'ultimo anno sono capitate molte cose in ambito sociale, economico, personale e politico, e dopo gli ultimi attentati in Francia penso che sia il momento di dire la mia.
Io credo che la egemonia del pensiero europeo stia finendo e non possiamo più permetterci di andare verso gli africani e gli extra europei in genere e pretendere di trattarli come persone ignoranti , al contrario gli ignoranti siamo noi.. pensiamo davvero che la guerra sia soltanto in Libia e Siria? Vi sbagliate di grosso! Perché nessuno sa di tutte le guerre del centro Africa, la prima che mi viene in mente quella del Sud Sudan, oppure gli scontri nel corno d'Africa, tra Etiopia ed Eritrea, che coinvolge anche Gibuti.. e che dire dei paesi, dove ancora si sta lottando contro l'ebola? Qualcuno lo sapeva? Alla fine tra tutti gli immigrati, non tutti scappano dalla guerra, ma è anche vero che non tutti quelli che chiedono asilo politico, a causa della guerra vengono dalla Siria.
Queste persone come noi, vengono qua, per cercare la felicità.. a come dice Aristotele nella Etica Nicomachea (Libro I punto 2) non è qualcosa di definito, ma è soggettivo al nostro stato, quindi se noi siamo poveri, ci piacerebbe essere ricchi, se noi siamo ammalati, ci piacerebbe essere sani, e se siamo in un paese dove c'è la guerra, ci piacerebbe vivere in un paese dove c'è la pace.
E parlando dei famosi “30” euro che l'immigrato prende ogni giorno.. ma voi sapete che quei famosi 30 euro non sono dati in contanti all'immigrato, ma sono il costo giornaliero che una struttura sostiene per ogni singola persona?
Signori noi, come popolo italiano, e come popolo europeo, abbiamo il diritto e il dovere di informarci su come stanno veramente le cose, non possiamo permetterci, di andare a seguire modi di pensare sciatti e inconcludenti, come certi esponenti politici (sia nazionali che locali) stanno esponendo in questi giorni e da molto tempo.

La egemonia europea sta per finire.. ma la nostra cultura (intensa come "modo di vivere") no.. la nostra cultura (come conoscenze, filosofiche, artistiche, narrative, e scientifiche) ci impone di cercare e farci domande, per essere di esempio agli altri e cercare il significato più profondo di cosa vuol dire "bene comune" 
Posso definire questa, come una sorta di chiamata ad informarsi sempre, e imparare sempre a farsi delle domande.


Mauro Manservigi 

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