Art.
1
L'Italia
è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La
sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei
limiti della Costituzione.
Ogni
volta che leggo il primo articolo della Costituzione Italiana, mi
emoziono sempre, perché è semplice, corta, (non c'è bisogno di un
giurista per comprenderla appieno) e anche se sono solo due righe,
quelle due righe, sono piene di significato,perché sono piene di un
sogno, il sogno di quelle persone che hanno combattuto, e sono morte
per dare a noi la libertà, e adesso sta a noi tutti i cittadini far
sì che l'Articolo Uno della nostra bellissima costituzione mantenga il suo
reale valore.
“L'Italia
è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”, inizia così la
nostra costituzione, ma cerchiamo di riflettere bene su queste
parole, perché in momenti come questi, dove il lavoro spesso manca e
chi c'è l'ha spesso, non ha un lavoro che lo appaga, ed è
stritolato dalla burocrazia di tutti i giorni.
Come
mai si è arrivati a questo? Per creare lavoro serve una economia, ma
se per mezzo secolo si sono sfidati il capitalismo e il comunismo, e
se nel 1989 il comunismo è fallito, ora siamo in quella fase in qui
il capitalismo affronta la sua ora più buia, e dove si nota tutto il
suo fallimento, perché ha basato tutta la sua economia su una cosa:
il denaro
Papa
Francesco nell'Evangelii Gaudium parla
di economia, e spiega tutti i punti deboli che la attuale economia
capitalista ha creato, e tutto è ricaduto sulle spalle delle persone
povere, e nel vederne gli effetti mi fa sorgere una domanda “che
senso ha una crescita economica, se non possiamo goderne TUTTI per
migliorare la nostra condizione di vita?”
Papa
Francesco sempre nella esortazione apostolica, chiede che si passi
da una economia dove “si considera l'essere umano come un bene di consumo” (Punto n°53) ad una economia dove non ci sia l'idolatria del denaro, dove l'essere umano ritorni ad essere rispettato, e dovi ritorni ad avere una dignità, e il primo strumento per dare alle persone una dignità è attraverso il lavoro.
da una economia dove “si considera l'essere umano come un bene di consumo” (Punto n°53) ad una economia dove non ci sia l'idolatria del denaro, dove l'essere umano ritorni ad essere rispettato, e dovi ritorni ad avere una dignità, e il primo strumento per dare alle persone una dignità è attraverso il lavoro.
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Il
primo interlocutore che un imprenditore ha verso le istituzioni per
impiantare la propria azienda in un territorio è il comune, e
abbiamo visto a Bondeno, cosa succede quando ci sono delle società
disoneste, e una amministrazione comunale che ha per primo interesse
il mantenimento del potere; imprese non pagate, promesse non
mantenute, e tanto altro ancora.
In
questo periodo, Giovanni Nardini, il Candidato a Sindaco del
centrosinistra, legittimamente eletto con le elezioni primarie, ha
spiegato durante la sua campagna elettorale per questo primo
appuntamento con gli elettori del centrosinistra (appunto le
primarie) che ci sono diversi metodi che una amministrazione comunale
ha per abbassare un poco le tasse comunali e per cercare di attirare
investimenti, non starò qua a dire tutto il suo programma per filo e
per segno, ma il messaggio che voglio dare è che finalmente ci sono
delle proposte, e delle proposte credibili che Giovanni Nardini come
candidato sindaco sta portando avanti insieme al suo staff e io ho
fiducia in lui.
“la
sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei
limiti della Costituzione” questa parte dell'articolo in parte lo
abbiamo già trattato nel post “Imperium
quod inane est nec datur umquam” che
parla del “potere” e abbiamo già detto che il potere politico è
temporale,
limitato
e
momentaneo
e
con l'Articolo Uno della costituzione, precisa che la sovranità
appartiene al popolo, cioè a noi; tradotto, il vero potere c'è
l'abbiamo noi!!! ma come possiamo esercitare il nostro potere? “nelle
forme e nel limiti della Costituzione” cioè in primis con il
VOTO!!!
Sento
dire in giro che votare non serve, perché non cambia nulla, è vero
dico che ci sono molte similitudini tra i programmi, è vero anche
che spesso nel centrodestra tale programma non viene rispettato, oh
be anche nel centrosinistra le cose non vanno meglio, ma almeno nel
centrosinistra se c'è qualcosa non va si discute, una persona non
viene cacciata dall'area di centrosinistra se si sta fuori dal coro,
invece attraverso le varie dimissioni che ci sono stati nei
consiglieri di maggioranza a Bondeno, possiamo apprendere che nel
centrodestra se non stai nel coro sei escluso, o meglio vieni
escluso, è già capitato diverse volte e penso che capiterà di
nuovo.
Tornando
al potere che il popolo ha non è soltanto quello del voto, che è il
più importante e potente, ma vorrei esprimere alcune cose su questo,
il potere c'è l'abbiamo noi, ma durante le elezioni noi “prestiamo”
il nostro potere a una persona attraverso il nostro voto, che si
identifica con la figura del candidato, che ne diventa se eletto
nostro rappresentante; e in tale ruolo possiamo vedere che il ruolo
del politico sempre visto in una visione di élite, si trasforma in
una figura di servizio, di servizio per la propria comunità, di
servizio per far crescere la propria comunità in lavoro, cultura e
civiltà.
Ma
in questi tempi abbiamo visto come il centrodestra a Bondeno abbia
agito sempre per il mantenimento del potere, dove utilizzano
(spendendone preziose risorse) le feste, per mantenere il controllo
sul popolo, un po' come all'epoca dei romani dove gli imperatori
utilizzavano i giochi gladiatori come piattaforma politica.
Ma
ora abbiamo la possibilità di cambiare, non facciamoci rubare la
speranza del cambiamento, non facciamoci rubare la speranza di
cambiare qualcosa con il voto, perché il potere di cambiare è nelle
nostre mani.
Mauro
Manservigi