domenica 30 marzo 2014

Art.1 della Costituzione

Art. 1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.


Ogni volta che leggo il primo articolo della Costituzione Italiana, mi emoziono sempre, perché è semplice, corta, (non c'è bisogno di un giurista per comprenderla appieno) e anche se sono solo due righe, quelle due righe, sono piene di significato,perché sono piene di un sogno, il sogno di quelle persone che hanno combattuto, e sono morte per dare a noi la libertà, e adesso sta a noi tutti i cittadini far sì che l'Articolo Uno della nostra bellissima costituzione mantenga il suo reale valore.
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”, inizia così la nostra costituzione, ma cerchiamo di riflettere bene su queste parole, perché in momenti come questi, dove il lavoro spesso manca e chi c'è l'ha spesso, non ha un lavoro che lo appaga, ed è stritolato dalla burocrazia di tutti i giorni.

Come mai si è arrivati a questo? Per creare lavoro serve una economia, ma se per mezzo secolo si sono sfidati il capitalismo e il comunismo, e se nel 1989 il comunismo è fallito, ora siamo in quella fase in qui il capitalismo affronta la sua ora più buia, e dove si nota tutto il suo fallimento, perché ha basato tutta la sua economia su una cosa: il denaro

Papa Francesco nell'Evangelii Gaudium parla di economia, e spiega tutti i punti deboli che la attuale economia capitalista ha creato, e tutto è ricaduto sulle spalle delle persone povere, e nel vederne gli effetti mi fa sorgere una domanda “che senso ha una crescita economica, se non possiamo goderne TUTTI per migliorare la nostra condizione di vita?”

Papa Francesco sempre nella esortazione apostolica, chiede che si passi
da una economia dove “si considera l'essere umano come un bene di consumo” (Punto n°53) ad una economia dove non ci sia l'idolatria del denaro, dove l'essere umano ritorni ad essere rispettato, e dovi ritorni ad avere una dignità, e il primo strumento per dare alle persone una dignità è attraverso il lavoro.

Come si fa ad applicare queste cose nella nostra Bondeno? Come dice Matteo Renzi nel suo libro Oltre la rottamazione bisogna “rifondare” il lavoro, passando da una semplificazione della normative vigenti, per attirare investimenti e aziende, ma c'è bisogno anche che la sinistra italiana, a livello nazionale, si renda conto che l'imprenditore non è il nemico, l'imprenditore è prima di tutto una persona, e tale persona se è onesta la prima cosa che chiede alle istituzioni è quella di poter creare del lavoro.
Il primo interlocutore che un imprenditore ha verso le istituzioni per impiantare la propria azienda in un territorio è il comune, e abbiamo visto a Bondeno, cosa succede quando ci sono delle società disoneste, e una amministrazione comunale che ha per primo interesse il mantenimento del potere; imprese non pagate, promesse non mantenute, e tanto altro ancora.
In questo periodo, Giovanni Nardini, il Candidato a Sindaco del centrosinistra, legittimamente eletto con le elezioni primarie, ha spiegato durante la sua campagna elettorale per questo primo appuntamento con gli elettori del centrosinistra (appunto le primarie) che ci sono diversi metodi che una amministrazione comunale ha per abbassare un poco le tasse comunali e per cercare di attirare investimenti, non starò qua a dire tutto il suo programma per filo e per segno, ma il messaggio che voglio dare è che finalmente ci sono delle proposte, e delle proposte credibili che Giovanni Nardini come candidato sindaco sta portando avanti insieme al suo staff e io ho fiducia in lui.
la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione” questa parte dell'articolo in parte lo abbiamo già trattato nel post “Imperium quod inane est nec datur umquam” che parla del “potere” e abbiamo già detto che il potere politico è temporale, limitato e momentaneo e con l'Articolo Uno della costituzione, precisa che la sovranità appartiene al popolo, cioè a noi; tradotto, il vero potere c'è l'abbiamo noi!!! ma come possiamo esercitare il nostro potere? “nelle forme e nel limiti della Costituzione” cioè in primis con il VOTO!!!
Sento dire in giro che votare non serve, perché non cambia nulla, è vero dico che ci sono molte similitudini tra i programmi, è vero anche che spesso nel centrodestra tale programma non viene rispettato, oh be anche nel centrosinistra le cose non vanno meglio, ma almeno nel centrosinistra se c'è qualcosa non va si discute, una persona non viene cacciata dall'area di centrosinistra se si sta fuori dal coro, invece attraverso le varie dimissioni che ci sono stati nei consiglieri di maggioranza a Bondeno, possiamo apprendere che nel centrodestra se non stai nel coro sei escluso, o meglio vieni escluso, è già capitato diverse volte e penso che capiterà di nuovo.
Tornando al potere che il popolo ha non è soltanto quello del voto, che è il più importante e potente, ma vorrei esprimere alcune cose su questo, il potere c'è l'abbiamo noi, ma durante le elezioni noi “prestiamo” il nostro potere a una persona attraverso il nostro voto, che si identifica con la figura del candidato, che ne diventa se eletto nostro rappresentante; e in tale ruolo possiamo vedere che il ruolo del politico sempre visto in una visione di élite, si trasforma in una figura di servizio, di servizio per la propria comunità, di servizio per far crescere la propria comunità in lavoro, cultura e civiltà.
Ma in questi tempi abbiamo visto come il centrodestra a Bondeno abbia agito sempre per il mantenimento del potere, dove utilizzano (spendendone preziose risorse) le feste, per mantenere il controllo sul popolo, un po' come all'epoca dei romani dove gli imperatori utilizzavano i giochi gladiatori come piattaforma politica.
Ma ora abbiamo la possibilità di cambiare, non facciamoci rubare la speranza del cambiamento, non facciamoci rubare la speranza di cambiare qualcosa con il voto, perché il potere di cambiare è nelle nostre mani.




Mauro Manservigi 

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