mercoledì 22 gennaio 2014

CISPADANA: QUALE FUTURO! - Di Giulio Poletti

Ciao a Tutti! L'articolo che è presente in questo post non è mio ma è di un Mio Amico, Giulio Poletti, che è una persona che possiede una elevata cultura, sia civile che politica, e sono molto contento di ospitarlo su Cittadino Critico.


Mauro Manservigi 

CISPADANA: QUALE FUTURO!
Poletti Giulio


Con la presente vorrei fare alcune riflessioni relative all’intervista all’Onorevole Bratti apparsa sulla Nuova Ferrara del 05-01-2014 (Ferrara e le alleanze territoriali – cambiare direzione allo sviluppo) e conseguente dibattito sviluppatosi sempre sullo stesso giornale il giorno 07-01-2014( l’asse del Po funziona ed il PD deve capirlo).

Nell’ambito dell’intervista in oggetto si può cogliere l’incertezza istituzionale del momento: superamento in atto delle Province, possibile revisione dei poteri delle Regioni, probabili nuove aggregazioni territoriali, introduzione di nuovi concetti di Area Vasta e Macro Regione.

Ferrara ed il territorio provinciale hanno peculiarità turistiche tali da renderli appetibili e fruibili; pertanto per il turismo e per la cultura va bene sicuramente puntare sulla direzione dell’asse del Po, da Mantova al Delta.

L’idrovia ferrarese si inserisce in questo contesto e può arricchire l’offerta turistica; idrovia quindi vista come occasione di sviluppo turistico, di rinnovo dei manufatti (ponti stradali e ferroviari), di arredo e valorizzazione ambientale; molto meno come via ed occasione per trasporto di merci (vedi impedimento ponte ferroviario di Ferrara).

Basta a tal fine allargare lo sguardo all’orizzonte nazionale, in cui il
trasporto merci su treno, ad esempio, cala di anno in anno ed è ben inferiore al 10% delle merci movimentate annualmente in Italia.
Sul fiume Po ormai transitano pochissime bettoline per trasporto merci, in quanto tale via d’acqua non garantisce più livelli di pescaggio sufficienti per periodi di tempo significativi; valga come esempio la piattaforma sulla sponda sinistra del Po, realizzata ad 1 km. circa dal ponte ferroviario tra Revere ed Ostiglia, predisposta per la movimentazione di merci e costata alcuni milioni di euro e mai utilizzata !

Mi lascia del tutto perplesso la posizione dell’Onorevole Bratti sull’Autostrada Cispadana :”era un’opera più importante qualche anno fa, ora meno”.

Su questo vorrei fare alcune riflessioni da cittadino dell’alto ferrarese.
Molte persone ogni mattino dalle mie parti si recano verso il Centese ed il Modenese per andare a lavorare nelle aziende metalmeccaniche, nei poli della ceramica e nel distretto del biomedicale presenti in quelle zone: cioè da Bondeno si va soprattutto verso Cento, verso Finale Emilia, verso Mirandola.

Come ben sa l’Onorevole Bratti, nel contesto del progetto Cispadana, sono comprese le realizzazioni di importanti arterie di collegamento tra i principali centri abitati, che gravitano sul percorso, con i caselli autostradali previsti.

A tal riferimento vedasi i 13 km. previsti per collegare Bondeno con il casello autostradale di Piastrello; questo significa dimezzare i tempi di percorrenza per raggiungere non solo i luoghi di lavoro, ma anche l’Ospedale di Cento, ospedale di riferimento per l’alto ferrarese.

Sarebbe opportuno che qualcuno da Ferrara provasse a verificare i tempi necessari ad un abitante di Pilastri (14 km. dopo Bondeno al confine con il mantovano ed il modenese) per raggiungere l’Ospedale di Cento.
A Bondeno è presente uno scalo merci ferroviario costato diversi milioni di euro, che paga duramente lo sconto di una carenza di viabilità verso i centri produttivi del Contese e del Modenese; una parte dell’argilla per il polo della ceramica di Finale Emilia, ad esempio, arriva in container su carri ferroviari dal porto di Ravenna allo scalo merci di Dinazzano (vicino a Sassuolo) e di lì perviene infine nel polo ceramico di Finale Emilia: con una viabilità adeguata per lo scalo di Bondeno tale percorso potrebbe dimezzarsi.

La valutazione dell’Onorevole Bratti sulla Cispadana mi lascia altresì perplesso da un punto di vista strettamente politico, visto che al Ministero competente sta giungendo al termine del suo percorso la procedura della VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) di tale progetto autostradale e viabilità secondarie connesse.

Forse è il caso che il PD dell’alto ferrarese cominci a coordinarsi e cercare di tutelare di più gli interessi di un territorio, che sembra troppo lontano dagli sguardi del mondo politico di Ferrara.



Poletti Giulio (componente segreteria PD di Bondeno)



Bondeno, lì 06-01-2014

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