sabato 23 novembre 2013

Il lento pericolo

Letto Fiume Po - Estate 2011
Tutti noi siamo scossi dalle immagini che arrivano in questi giorni dalla Sardegna, i nostri territori non si sono ancora ripresi dal terremoto del 2012, ma questo sta togliendo lo sguardo da un problema idrogeologico che potrebbe diventare critico nei prossimi 20 anni.
Il problema che vorrei farvi mettere alla luce non è incominciato ora ma è incominciato dai 13 ai 15 anni fa, e il protagonista di questa storia è il fiume Po.
Voi direte; che centra il fiume Po?, il fatto che il fiume Po in questi anni sta lentamente riempendosi di sabbia, e che le autorità comunali, provinciali regionali, non stanno prendendo minimamente in considerazione tale problema.
Barca in Secca - Estate 2011
Come è incominciato tutto questo? La storia è incominciata quando sono state chiuse le cave di sabbia sul fiume Po da Mantova fino al Delta, ma a causa di qualche ignorante che ha scavato la sabbia con una escavatrice, sono state controllate, sequestrate, poi dissequestrate, e rese non produttive, le cave di Sabbia, le già esigue concessioni sono state o ritirate o non rinnovate e la frittata è stata fatta.
Isolotto Fiume Po - Estate 2013
Per farvi convincere di quello che dico, ho messo in questo post le foto scattate nella estate del 2011 e alcune dell'estate del 2013 della grande distesa di sabbia che compare con il ritirarsi dell'acqua, lo ammetto vedendo delle foto, non sembra di essere in un letto di fiume, ma in un deserto, queste foto sono state scattate al parco di Stellata, lo stesso dove si svolge il Bundan in luglio.
Quando ero nella Protezione Civile, nel 2011 ho posto il problema al responsabile del polo geologico della provincia, e mi ha risposto che tale problema non è un problema; in quanto togliere il letto del Po significherebbe permettere all'acqua del mare di penetrare all'interno del Delta del Po e oltre.
Nonostante la risposta del responsabile del polo geologico della provincia di Ferrara io voglio comunque continuare a portare l'attenzione su questo “lontano” problema, in quanto visivamente in questi anni si possono notare le isole crescere nel corso degli anni, e sappiamo tutti che il fiume Po del tempo, si sposta da un letto ad un altro con le esondazioni (infatti sappiamo che la Cava SEI ha i suoi cantieri nel vecchio alveo del Po).
La domanda è questa; vogliamo davvero rischiare nei 15 – 20 anni prossimi, di rischiare una esondazione del Po anche peggiore di quella del Polesine nel 1951? e per cosa? Per evitare che l'acqua del mare entri nel delta del Po? Ne vale veramente la pena?
Argine Fiume Po - Estate 2013
Voi direte; si ma ci sono le Golene. Ok vi do ragione ci sono le Golene, ma non ci sono Golene in tutto il percorso del fiume Po, e le Golene hanno anche loro dei limiti, sopratutto a livello strutturale, in poche parole anche loro sono soggetti a quello che viene definito "fontanaccio" 
Ma questo non è un problema che riesce ad affrontare un singolo comune, è una questione che deve essere affrontata in sede comunale, provinciale, regionale e interregionale, con la collaborazione dell'AIPO (Il vecchio “magistrato del Po”), e sono sicuro che è possibile anche risolvere questo problema, inserendoci anche un piano di sviluppo economico, per creare tecnologie e posti di lavoro.


Mauro Manservigi

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