mercoledì 11 dicembre 2013

Il nuovo modo di far politica secondo ME

Come sappiamo tutti la politica si è evoluta, non soltanto nelle sigle, nelle formazioni, o nelle persone, ma è proprio mutato il modo di fare, il modo di apparire.
Io credo che stia cadendo la figura del “militante” vecchio tipo, cioè volantini, gazebo e ore ore in mezzo alla strada e alla gente, ma quello che si sta evolvendo nella “base” è più la base del “tesserato” cioè quella persona che non si attiva 24 ore su 24, ma si attiva soltanto nei momenti di bisogno, come le elezioni, primarie, o referendum.
Come mai si sta cambiando il modo di fare “militanza”? Io credo che le motivazioni più evidenti siano una evoluzione a livello tecnologico, e a livello intellettuale; a livello tecnologico perché le modalità di fare comunicazione, i modi di fare campagna elettorale, si è spostato molto sui social network, su you tube, sui blog, dove il singolo “Tesserato” può aprire il proprio spazio su internet e commentare e far conoscere a tutti quello che succede a livello politico istituzionale o del proprio partito.
Parlo anche di evoluzione a livello intellettuale, perché che si tratti di un “militante” o di un “tesserato”, sempre meno è disposto a seguire le direttive dall'alto del partito, e la cosa non è una cosa cattiva anzi; il Partito Democratico, in certe occasioni si è dimostrato in grado di dare libertà di pensiero ai propri iscritti, ma questo è vanificato dal fatto che si fanno poche riunioni, e spesso le decisioni che vengono presi dalla segreteria locale non viene comunicato ai tesserati, che secondo me rappresentano il partito nella vita civile quotidiana.
In un precedente post ho detto che c'è un nuovo modo di fare politica, che permette ai “tesserati” di fare politica, o meglio di creare un “peso” politico, e sto parlando dei comitati.
Io credo che al giorno d'oggi, i comitati, siano lo strumento migliore, di accesso alla politica di “militanza”, e possono sperimentare di più la politica partecipativa dei singoli cittadini, dove non si è costretti a iscriversi a un partito, ma si può toccare con mano le questioni, che interessano, in primis mi viene in
mente il comitato acqua, che combatteva contro la privatizzazione delle risorse idriche nell'ultimo referendum, oppure al comitato “Giovanni Nardini sindaco di Bondeno”, che si è occupato della campagna elettorale delle primarie di quest'anno per la scelta del candidato sindaco del centrosinistra per le prossime elezioni amministrative.
Ma nonostante, un Comitato abbia una notevole autonomia, se parliamo di un comitato immerso in un ambiente politico, è impossibile non avere collegamenti, con il partito politico di riferimento, anzi come nel caso delle primarie del centrosinistra, i comitati rappresentano le correnti, locali o nazionali, del partito stesso.
Ma i comitati possono essere qualcosa di più che un bacino di persone/tesserati o semplici cittadini che sono uniti per un tempo limitato?.. io credo di sì, perché credo che ci sarà sempre di più un legame stretto, tra l'essere un tesserato a un partito e l'appartenere a un comitato, e penso che i comitati saranno più importanti di prima in quanto i partiti tranne in rari casi difficilmente riusciranno a essere presenti su territorio, nel prossimo futuro, e tale legame con il territorio e con la cittadinanza apparteranno sempre di più ai comitati.
Ma ricordiamoci anche che non ci sono solo comitati e partiti, ma ci sono anche le istituzioni, parlo di comune, provincie, regioni e parlamento, perché negli anni scorsi ho notato che i comitati, hanno sviluppato anche la capacità, di interagire direttamente con le istituzioni senza passare dai partiti, e il modo più diretto e potente secondo me, è attraverso la raccolta delle firme.
La raccolta delle firme è una cosa complessa e grande a livello gestionale, ma diversi comitati come Sisma12 hanno avuto la capacità di rapportarsi direttamente con le istituzioni anche a livello regionale, cosa non da poco con i tempi che corrono.


Mauro Manservigi

1 commento:

  1. Sono d' accordo che bisogna cambiare il modo di fare politica ma penso che di debba trovare il modo di far coincidere il bisogno delle persone di comunicare con persone vere, fisiche, di sentirsi parte di un progetto , alle esigenze di oggi http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/27/europee-eletto-udc-non-si-ricandida-e-rinasce-in-versione-rock-terminator/964995/

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