venerdì 13 dicembre 2013

Il Partito Democratico nel futuro secondo ME

Il Partito Democratico, è nato come tutti sappiamo, dalla “Margherita” di Rutelli e dai “Democratici di Sinitra” dell'allora Fassino mi sembra (perché su questo non ne sono poi tanto sicuro), e da allora, dallo stato embrionale che era sono stati fatti passi avanti, ma penso che sia ora di dare un taglio che secondo me perfezionerà il Partito.
Come sappiamo tutti che anche a livello locale la struttura organizzativa del PD è pesante, troppo pesante, cosa che rende il prendere le decisioni molto lunghe e complesse, in quanto c'è un Segretario, una Segreteria e una Assemblea a cui non possono partecipare tutti.
Come vedete questi tre organi, nonostante sia possibile farli coesistere, non rendono partecipe la base, cioè i semplici “tesserati” che magari vorrebbero anche avere qualche notizia in più, sopratutto nel caso in cui abbiano speso tempo ed energia a livello gratuito per il partito.
La Mia visione del Partito Democratico, è una visione alleggerita, dove i tesserati, cioè la base del partito, possano avere un ruolo importante, in quanto credo che con le prossime evoluzioni, un partito deve essere in primo luogo, una incubatrice di idee.
Cosa intendo una incubatrice di idee?? per me una incubatrice di idee è un luogo in cui tutti i tesserati possono formulare le proprie idee, che possono essere idee di ogni tipo, dal livello locale, al livello nazionale, da un argomento di attualità, ad un argomento di visione di una società, si somma una incubatrice di idee è un luogo, dove nascono le idee e le ideologie, e questi risultati, queste “ricerche” devono avere il diritto di essere esposte e diffuse, anche se a proporle è un normale tesserato, cosa che con i mezzi di comunicazione che i tempi moderni, è una cosa possibile.
Ma come dovrebbe essere strutturato il Partito Democratico?? io credo che per iniziare bisogna fare una distinzione netta e precisa; tutti noi sappiamo che ci sono incarichi politici (Segretario per esempio) e incarichi istituzionali (Consiglieri per esempio) e queste due figure devono essere materialmente separate, cioè IO non sono favorevole ai doppi incarichi, cioè una persona ho vuole avere un incarico di tipo politico, o uno di tipo istituzionale.
Ma perché bisogna avere questa distinzione? Ne faccio un esempio pratico, un Sindaco di una cittadina, proviene sì da un partito ma al momento ha un incarico istituzionale, cioè quella di Sindaco, e un Sindaco con la sua Giunta deve lavorare per il benessere della propria cittadina, sopratutto quando va in contrasto con ordini di partito che vanno nella direzione opposta, per questo è indispensabile che le due tipologie di incarichi devono essere nettamente separate.
Questione per me diversa riguarda il consiglio comunale e i consiglieri, dove credo sia l'unico ruolo dove un ruolo istituzionale porta, davanti al consiglio e alla giunta, idee o soluzioni che sono nati in un contesto politico.
Tornando all'interno del Partito Democratico, l'Assemblea deve essere sostituita da una riunione degli iscritti, in quanto credo che una riunione di tutti i tesserati possa portare a un vero processo di democrazia diretta sulle decisioni da prendere riguardanti le questioni politiche attuali; si voi direte che è comunque in sistema lento, ma almeno a mio avviso tutti i tesserati possono dire la propria idea davanti ai dirigenti del partito, cosa che in questo periodo non è scontata.
Probabilmente si creeranno all'interno di queste assemblee dei tesserati delle correnti anche locali, cosa che io personalmente non disprezzo, ma a patto che dopo aver esposto la propria idea, e sopratutto dopo la bagarre politica che vedrà vincitore una idea, o una corrente (Esempio “quasi” perfetto sono le primarie)TUTTI devono tornare uniti e portare avanti il vincitore, per me l'esempio concreto sono state le primarie del partito democratico americano che ha visto vincitore Obama; ecco la Hilary Clinton dopo aver perso ha parlato ai suoi sostenitori, e li ha spronati a rimanere uniti, e sostenere il vincitore, ecco, quello è il mio esempio, è quello a cui voglio puntare nel Partito Democratico, cosa che già in diverse occasioni passate, non è avvenuta.
Prossimo argomento cui voglio parlare è il fatto della indipendenza economica, perché io credo che tutti, che siano Consiglieri, Sindaci, o Segretari di partito devono avere un lavoro al di fuori del contesto politico, per esempio, se io sono un operaio, e un tesserato del PD il mio lavoro non è il tesserato del PD ma l'operaio, caso più in alto, se una persona è il Segretario Provinciale, Il Segretario Provinciale, deve avere un lavoro che è al di fuori del contesto politico; IO sono CONTRO agli stipendi dei Segretari di qualsiasi livello essi loro appartengono, perché c'è tanta gente, tanti tesserati che sostengono il partito gratuitamente e non hanno nulla in cambio.. somma sono dei volontari “puri”, perché quindi deve prendere dei soldi un segretario??
Io credo anche che se una persona che abbia un ruolo politico, non debba avere uno stipendio dal partito, e che deve avere un lavoro al di fuori del mondo politico, perché la vita quotidiana, con le sue difficoltà, per me è la migliore scuola che ci può essere.
Parlando di Candidature.. sappiamo che i Candidati Sindaci si scelgono attraverso le primarie, ma invece per i candidati consiglieri? Io credo che la migliore soluzione siano delle primarie
“interne “ al partito dove in ogni circolo frazionale vengono eletti un numero di potenziali candidati uguali per tutti gli altri circoli in proporzione al numero di posti in lista (Esempio: se in una lista elettorale ci sono 10 posti, e sono 5 i circoli frazionali, ogni circolo frazionale elegge 2 candidati consiglieri che andranno a comporre la lista)
Quindi un tesserato comunica al proprio segretario di circolo frazionale (esempio il circolo di Burana-Pilastri) la sua intenzione di proporsi come candidato consigliere, e insieme agli altri che si sono proposti, si fa una riunione di circolo dove si presenta e parla delle motivazioni per cui si è proposto e i tesserati del circolo votano, se viene eletto, diventa candidato consigliere, ed entra in lista, questo modo di fare le selezioni dei candidati consiglieri, è per me il più idoneo, per permettere la più ampia rappresentatività del territorio al momento delle elezioni.
Ci sono tantissime cose di cui vorrei parlare e che in un solo post diventerebbe molto lungo.. quindi spero che queste mie idee vi piacciano!!


Mauro Manservigi 

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